Mutamenti nella percezione dei valori – Altre forme Archivi ed esperienza estetica

Questo breve saggio riflette sulla cultura dell’archivio e del documento in un senso diverso rispetto alla sua concezione tradizionale e socialmente accettata, ossia quella di memoria-fonte, di prova, di attestazione di qualcosa accaduta. Pur riconoscendo che la scrittura nel secolo XX è stata oggetto di ispirazione artistica in opere di grandi artisti ed esponenti di spicco della cultura contemporanea, il documento in quanto tale resta marginalizzato ed inerte nell’attenzione pubblica e nelle politiche di valorizzazione. Certo, recenti ed esempi importanti quali l’esperienza del museo “ilCartastorie” ed altre forme narrative quali quelle cui ci ha abitato l’Archivio di Stato di Napoli, rompono muri significativi ed aprono discorsi di valorizzazione importanti, con iniziative di storytelling estremamente qualificate ed innovative. Ma il salto qualitativo da fare è reintepretare criticamente la cultura del documento e della scrittura riconoscendogli uno specifico statuto in termini di ‘percezione estetica’. 

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